domenica 21 dicembre 2008

Pressa Lee Pro1000 - Panoramica

La mia pressa è una Lee Pro 1000.
Ho sentito molte critiche a riguardo da parte di miei colleghi appassionati. E' vero, non è automatica, a volte si bestemmia per colpa dell'auto prime (il piattino che automatizza l'instradamento e l'inserimento degli inneschi), il quale a volte fa "saltare" l'innesco (e lo incapsula storto) a causa dello sporco o di un po di polvere; bisogna avereun occhio di riguardo quando manualmente si inserisce la palla, però tenete conto che mi è stata regalata (un buon risparmio di partenza, grazie ancora Marco!) e penso sia OTTIMA per chi inizia. La cura e l'attenzione che esige questa pressa unita alla semplicità della meccanica e al basso costo, fa a mio parere un buonissimo prodotto per il giovanericaricatore.

E'formata da: base Turret, Shell plate cal. 9(il "piattino" che abbraccia il fondello e
accompagna il bossolo nelle diverse fasi fino alla fabbricazione del proiettile),l'expanding
dies (è il 1°stadio della pressa: svasa la bocca del bossolo e con uno spillo di acciaio spinge fuori l'innesco usato), l'auto prime (vedi sopra), il dosatore della polvere completo di dosatore micrometrico (a parte i microdisc), e il crimp dies (l'ultimo stadio, nel quale si appoggia la palla nell'invito del bossolo svasato, in seguito la palla viene pressa nel bossolo, e il bossolo viene "strozzato" per togliere la svasatura.

3 stadi: svasatura bossolo ed estrazione innesco, inserimento nuovo innesco e immissione
della polvere, appoggio palla e crimpatura. Semplice a quanto sembra. in realtà L'ATTENZIONE
NON DEVE MAI VENIR MENO DURANTE L'OPERAZIONE DI RICARICA!. MAI pensare di aver raggiunto un grado di sicurezza, e velocizzare l'andatura di alzo/abbasso della leva.

Abbiamo 2 occhi e 3 stadi da seguire, sempre attenzione! i risultati potrebbe essere
disastrosi!

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